Prefazione al N° 1
Gaspare Vella, Alberto Siracusano
RIASSUNTO
"Tutte le cose erano insieme; poi venne la mente (ó νous) e le dispose in ordine" (Anassagora, Diog. Laer., Vite dei Filosofi, II, cap. III) I limiti della nostra conoscenza psichiatrica ci fanno descrivere, in molti modi e con metodi diversi, la co-presenza, nel biologico, del somatico e dello psichico. Abbiamo scelto la parola Nóos, mente, per indicare lo spazio, il tempo e la trama di quel che ci appare un intreccio significativo della natura umana, nel suo benessere o nel suo malessere; e, pertanto, I'analisi delle componenti di questo intreccio, e del loro modo di correlarsi, ci sembra irrinunciabile nella teoria e nella pratica clinica. Nóos vuole costituire uno strumento ed un'occasione di incontro e di confronto dei diversi stili della ricerca psichiatrica, al fine di "aggiornare", di trattare, cioè, i temi psichiatrici esponendo i dati recenti e corrispondendo all'esigenza del tempo presente; esigenza che ci sembra essere quella di un orientamento, metodologicamente fondato, che escluda tanto un eclettismo acritico, quanto un cieco riduttivismo, e che si sforzi di correlare i fenomeni somatici con i fenomeni psichici e psicopatologici (e viceversa), nella speranza di una prossima capacità di integrare ogni ordine di fenomeni in una visione, realistica e terapeuticamente efficace, dell'uomo come un tutto unico. In tale ottica, ciascun numero della rivista, che avrà cadenza trimestrale, si occuperà di un argomento monotematico, di particolare attualità, e verrà affidato a singoli curatori. La scelta di dedicare il primo numero alla Depressione Cronica si basa sulla valutazione, riportata da diversi studi, che accanto a un 20/30% di casi in cui la depressione ha un andamento cronico o resistente, vi è un ulteriore 30% di pazienti in cui la remissione è soltanto parziale, con la permanenza di sintomi residui, elo con un'elevata frequenza di ricadute. Tanto che è possibile stimare che il 5O/6O% dei pazienti depressi non ha una remissione completa della sintomatologia, ma presenta un andamento protratto nel tempo (cronico) della malattia. Se questi dati troveranno conferma, sarà necessario rivedere le nostre ottimistiche considerazioni sul decorso della depressione e, conseguentemente, dovremo riflettere sulle scelte terapeutiche da effettuare. Il discorso sulla depressione cronica pone, dunque, molteplici e complessi problemi, tanto di ordine clinico-teorico, quanto clinico-pratico. Cronicità, resistenza, ricorrenza, remissione, guarigione, fattori predittivi, caratteristiche (qualitative) psicopatologiche versus caratteristiche (quantitative) temporali, combinazioni terapeutiche, sono le diverse tematiche affrontate criticamente nei quattro articoli di questo numero.
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